Capita anche a voi di girare per una città che non si conosce e rimanere stupiti di fronte ai suoi belvedere, incantarsi ad osservare le sue stradine o gli scorci particolari?

Io sono una di quelle che si ritrova con la testa persa fra le nuvole di fronte a queste bellezze che, in un'epoca così moderna, si trasformano in men che non si dica in foto da instagrammare o piccoli snap da pubblicare. (IG: graziaventrella | Snapchat: bowofmoon).
E' capitato lo stesso con questa scalinata a Vasto tra fiori, frutta e frasi da condividere.

Da diversi mesi è aumentato il mio interesse nel settore beauty.
Mi sto interessando in modo più approfondito al benessere e alla cura dei capelli informandomi su prodotti naturali, dritte e consigli che possano fortificare la nostra amata chioma.
Ho tantissime idee in testa di cui parlarvi, molti consigli da appuntare e tanti video tutorial da registrare per asciugare i nostri capelli in modo naturale.
Ma procediamo con ordine. 

Città che vai, stile che trovi.
Dovremmo inaugurare questo nuovo detto che ben si addice alle realtà dei nostri viaggi e alle persone che osserviamo nei nuovi posti.

Fateci caso: i piccoli paesini vestono di semplici capi e scarsi accessori quasi come se non valesse la pena osare o come se fosse proibito farlo.
Basta spostarsi di chilometri, immergersi nel caos di una città ed accorgersi di come gli schemi non esistano più. 
Si avverte una certa libertà di sfogar se stessi, senza pregiudizi, come se il tram tram della city non desse tempo alla gente di osservare ciò che la circonda.
Ed infondo è vero.
Non ci si conosce, ognuno corre frettolosamente verso la propria direzione, il tempo è sempre poco.
Perciò il vero coraggio nel mostrare se stessi non risulta quello manifestato in un contesto simile, dove la gente non presta attenzione o dove la diversità è ormai scontata, ma nei piccoli borghi dove la propria personalità a volte diventa subordinata alle apparenze.
Il vero coraggio è essere se stessi.
Ma veniamo a noi...

Una location particolare...
Un posto pescarese dove l'architettura fa da padrona aleggiando tra le sue aule.
Lo scenario di oggi è l'Università di Architettura... vuota!
Quasi un'utopia, soprattutto tra i laboratori della facoltà solitamente colmi di ragazzi intenti a lavorare a schiena curva davanti ad un schermo oppure immersi nelle discussioni organizzative con il loro gruppo studio scarabocchiando su fogli e taccuini o in attesa, in quella lunghissima attesa, di far revisionare il loro progetto al professore.

In questo formicaio di idee, squadrette, plastici e topini per i pc, è quasi impossibile scattare delle foto ai nuovi edifici che modernizzano la città.
Nonostante abbia un blog, l'imbarazzo e il rispetto per il contesto mi bloccherebbero così abbiamo approfittato del sabato mattina e dell'assenza di studenti in Università.

Aprile, dolce dormire.
Il mese in cui vorremmo continuare il nostro letargo e avvolgerci ancora in caldi panni a causa di una primavera indecisa sul suo arrivo.
Un periodo dalle giornate instabili ed io sono una di quelle che al primo venticello si ammala e si lamenta del raffreddore. :P
E tra raggi di sole che si intravedono e freschi venticelli, vi propongo uno dei miei ultimi look che a me piace definire "avvolgenti".